L’implantologia branca protesica chirurgicamente supportata

L’implantologia branca protesica chirurgicamente supportata

Vincenzo Bucci Sabatini   professore ac di Implantologia Avanzata presso l’Università di Pavia lavora come libero professionista a Magenta, sarà uno dei protagonisti  del Dental Forum 2014. L’evento avrà luogo ad Asti Sabato 4 Ottobre  e tratterà di “Tecniche implantoprotesiche a confronto, indicazioni cliniche e scelte sociali”.

In collaborazione con la rivista Odontoiatria 33 abbiamo posto a Vincenzo alcune domande  per offrire spunti di riflessione alle tematiche in discussione:

Vincenzo raccontaci prima di tutto qualcosa di Te al difuori dello Studio e dell’ Università, quali sono i tuoi legami le tue passioni i tuoi sogni.

Al di fuori del lavoro, sono molto impegnato con una famiglia numerosa ( tre figlie, quattro nipoti).Quando loro mi lasciano libero, mi piace fare giri in moto con amici, nella bella stagione e in inverno appena posso vado in riserva di caccia .

Da bambino abitavo a Bologna centro. Andavo a giocare al parco della Montagnola che, ai tempi, era pattugliato da carabinieri a cavallo. Il mio sogno era di diventare un carabiniere a cavallo.

I Tuoi Maestri, la Tua formazione…

In ambito medico, prima di dedicarmi all’odontoiatria ho frequentato a lungo l’ospedale, voglio ricordare il prof. Carlo Maderna e il dott. Andrea Longatti.   Quando poi mi sono orientato definitivamente verso l’odontoiatria, i miei maestri sono stati, in primis, mio padre. Successivamente, fra i molti che ho frequentato, in particolare sono grato a Carlo De Chiesa e Gian Carlo Pescarmona, soprattutto perché mi hanno insegnato il “taglio pratico” dato al rapporto col paziente e coi suoi problemi.

Come è cambiata  l’odontoiatria negli ultimi decenni, cosa vedi nel futuro

Sicuramente sia la crisi che la nuova situazione demografica impongono cambiamenti profondi: c’è maggior necessità di protesisti di protesi mobile che di ortodontisti, sono infatti più numerosi gli over sessanta che i bambini.  La crisi morde tutti e in particolare gli anziani che non hanno più possibilità di tentare nuove strade di lavoro, che sono indifesi rispetto alle nuove imposizioni e ai rischi di una sanità sempre più onerosa per i cittadini e sempre meno garantita, in un’età in cui le patologie sono un rischio maggiore.Occorre quindi ripensare a un’odontoiatria “socialmente utile” ed eticamente orientata, e ciò sarà un bene anche per la professione.           I costi della protesi, soprattutto della fissa, sono destinati a calare fino a un vero e proprio crollo in breve tempo. 

Gli artigiani sono destinati a sparire

Viviamo un’epoca in cui gli artigiani  sono destinati a sparire. Il tecnico con gesso,cera e spatola e’ una figura ormai romantica e di nicchia. Oggi con le metodiche digitali e i centri di fresaggio possiamo avere ottima qualità a minor costo.   L’evoluzione dell’odontotecnica e’ ormai legata a quella dei software e dei fresatori. Il risultato pratico sarà,in parte già e’, che si richiederà e si richiede la massima precisione e attenzione al clinico ( preparazioni e impronte) e un’importante organizzazione del laboratorio.    Tutto questo fa crollare i costi del laboratorio e dei metalli, riduce i tempi di lavoro  e da’ anche una qualità media migliore ad un costo molto inferiore.        Il risultato pratico e’ che si possono dare ai pazienti ottimi manufatti ceramici metal free a prezzi molto più bassi conservando un ragionevole margine per lo studio. Diverso e’ il problema della protesi mobile che conserva le sue difficoltà e richiede ancora mano e sensibilità , allo stato,insostituibili.       Paradossalmente, probabilmente costerà di più una buona dentiera che un bloccaggio in ceramica.

Le cliniche “low cost “  e il turismo odontoiatrico  cosa rappresentano

Non credo che i centri low cost cambino molto la situazione. Così come credo che il turismo odontoiatrico tenderà a calare, fino a sparire come fu per il turismo in Olanda negli anni ’80. I cittadini che hanno seri problemi economici si rivolgeranno a questi centri, come si sono sempre rivolti alla specialistica convenzionata, ma questo non sarà un problema di lunga durata, penso.     Penso che invece sia un problema, anche deontologico, il proliferare di strutture impostate  sulla implantologia come terapia fondamentale.Spesso in queste, infatti, si imposta un tipo di terapia e si diffonde una mentalità nei pazienti, ma anche nei giovani colleghi, per cui a fronte di un premolare che dovrebbe essere trattato endodonticamente e coperto, si consiglia come ” meglio”  eseguire l’estrazione e sostituirlo con un impianto, per esempio.

Atteggiamento mentale

L’atteggiamento mentale e’ quello che avrebbe un ortopedico che invece di operare sui legamenti del ginocchio,  sostituisse tutta l’articolazione con un manufatto protesico, perché le protesi sono affidabili.

Molti, soprattutto giovani, si sono lanciati sull’implantologia, senza capire che essa è un punto di arrivo: bisogna prima capire e ” maneggiare” l’anatomia del dente, e quale miglior palestra della conservativa? Bisogna proteggere e/ o ripristinare i tessuti di rivestimento, quindi sapere muoversi in parodontologia. Bisogna sapere che l’implantologia NON è una branca chirurgia, ma un branca protesica chirurgicamente supportata, quindi, occorre saper progettare e costruire la protesi, tutto ciò prima di poter affrontare l’implantologia chirurgica.

Davis Cussotto

Davis Cussotto

Writer & Blogger

Mi chiamo Davis Cussotto sono laureato in medicina e chirurgia presso l’Universita’ di Torino.

Giornalista Pubblicista collaboro alla rivista Odontoiatria33.it e a Dental Cadmos. Lavoro ad Asti come odontoiatra presso lo Studio Dentistico il Mulino.

Docente presso Università Vita e Salute San Raffaele di Milano al Post Graduate Management & Marketing in Odontoiatria. Bibliofilo appassionato di trend, comunicazione e nuove tecnologie, svolgo attività formativa su temi di comunicazione gestione studio e marketing e digital dentistry, rivolti ad odontoiatri e alle assistenti.

Lascia un commento